Shanghai, ovvero l'essenzialità delle origini in una collezione di design
Il ferro battuto, reso timeless dal know-how dell'azienda, protagonista delle nuove proposte Cantori firmate da Maurizio Manzoni
Indubbiamente, la ricetta per produrre arredi iconici (e senza tempo) consiste nell’affidarsi a un design di qualità studiato nei minimi dettagli e realizzato con materie prime di valore. Quest'attenzione consente agli oggetti di sopravvivere sia agli anni che passano sia alle mode che si rincorrono, anche quando le nuove esperienze dell’abitare introducono bisogni non sempre prevedibili e in continua evoluzione. Ad affidarsi al buon design, curato in ogni suo aspetto, realizzato da mani altamente specializzate e rigorosamente made in Italy, è Cantori, azienda che da oltre quarantacinque anni onora l’artigianato nostrano con mobili apprezzati in tutto il mondo. Sua è la nuova collezione Shanghai, l’ultima disegnata da Maurizio Manzoni, che interpreta con originalità e sapienza il connubio tradizione-innovazione.
Il metallo, protagonista da sempre della forza espressiva di Cantori, viene impiegato con una nuova visione e abbinato a superfici altrettanto preziose. “Materiali pregiati sono accostati con un’eleganza che solo l’apparente semplicità del progetto può esaltare”, racconta Maurizio Manzoni, concetto che risulta quanto mai chiaro nel nuovo comò della collezione Shanghai. Qui, il cavalletto in metallo sostiene e slancia il corpo, che può essere in noce canaletto o frassino nero, dando vita a un mobile adatto anche alla zona giorno. Le linee essenziali, e il contrasto tra materiali come il metallo il vetro, rendono il comò un perfetto piedistallo per esporre tutti quegli oggetti ai quali teniamo.
Il gioco di contrasti caratterizza anche il letto matrimoniale dove il ferro battuto incontra il tessuto, la pelle e gli altri rivestimenti che coprono giroletto e testata. Pronto a diventare il protagonista della zona notte, il letto imbottito con struttura interna in legno multistrato e rivestimento strutturale in poliuretano espanso indeformabile, conferma come la dialettica si dimostri un’efficace chiave per esaltare l’aspetto scultoreo di un prodotto che si presenta minimale ed essenziale.
“Ci siamo spinti nello studio del dettaglio più ricercato per esaltare il progetto nella sua totalità”, racconta Maurizio Manzoni a proposito della collezione Shanghai nella quale il ferro si esprime attraverso la sua lavorazione più primordiale e radicale, seppur riscoperto e reinterpretato in chiave contemporanea per rileggere la storia dell’azienda. Questa, resa attuale, trova una nuova forma di narrazione nelle “forme sempre ben calibrate, mai banali” che - come sostiene il designer - “diventano il contenuto e il contenitore di altre forme e di altre materie”.
Ne sono la conferma i tavolini da fumo della Collezione Shanghai, pezzi dal design essenziale nei quali il metallo è abbinato ad essenze naturali e preziose che rispecchiano lo spirito del “less is more” che da sempre contraddistingue i prodotti Cantori. In questa filosofia si inseriscono i profili di ferro pieno e forgiato, uniti da un intreccio lineare alla base, che sostengono piani dalla forma irregolare che possono essere in pietra, marmo o legno.
Mai come in questi arredi, appare evidente come le forme siano state modellate da mani che seguono precise linee pensate dall’uomo per l’uomo e come la manifattura artistica, che da sempre contraddistingue gli arredi dell’azienda, sia legata indissolubilmente al territorio. Queste caratteristiche si aggiungono alle forme ergonomiche ed eleganti, alla cura del dettaglio e alla costante ricerca che hanno reso, negli anni, iconici i prodotti di Cantori.
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